Thanks a lot,dear.
La stella del mattino viene pure citata qui:il libro di Isaia 14:12
CITAZIONE
Negli inferi è precipitato il tuo fasto,la musica delle tue arpe;sotto di te c'è uno strato di marciume,tua coltre sono i vermi. Come mai sei caduto dal cielo,Lucifero, figlio dell'aurora?Come mai sei stato messo a terra,signore di popoli?
Eppure tu pensavi:Salirò in cielo,sulle stelle di Dio innalzerò il trono,dimorerò sul monte dell'assemblea,nelle parti più remote del settentrione.Salirò sulle regioni superiori delle nubi,mi farò uguale all'Altissimo.E invece sei stato precipitato negli inferi,nelle profondità dell'abisso!
C'è però da dire che il passaggio si riferisce a un re di Babilonia e non a lui.
Dal libro di Ezechiele si trova un altro riferimento che come prima non si riferisce a lui,però ricalca notevolmente la classica storia dell'angelo caduto:
CITAZIONE
« Tu eri un modello di perfezione,pieno di sapienza,perfetto in bellezza.Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa;io ti posi sul monte santo di Dio,e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
Perfetto tu eri nella tua condotta,da quando sei stato creato,finché fu trovata in te l'iniquità.Crescendo i tuoi commerci ti sei riempito di violenza e di peccati;io ti ho scacciato dal monte di Dio e ti ho fatto perire, cherubino protettore,in mezzo alle pietre di fuoco
CITAZIONE
Ciò ci fa notare come la figura di Lucifero come IL MALE sia una creazione postuma per canalizzare il "combattimento"
Nell'enciclopedia degli ebrei spiega come la storia di Lucifero fosse già stata fatta coincidere a quella di Satana nel secolo precedente l'inizio del cristianesimo.E' però indubbio che i Cristiani ci abbiano ricamato sopra per guidare una guerra al maligno.
Ci ricamarono sopra a tal punto che gli effetti devastanti di tale ricamo direi che son qui tutti riportati:
CITAZIONE
Lo 'mperador del doloroso regno
da mezzo 'l petto uscia fuor de la ghiaccia;
e più con un gigante io mi convegno,
che i giganti non fan con le sue braccia:
vedi oggimai quant' esser dee quel tutto
ch'a così fatta parte si confaccia.
S'el fu sì bel com' elli è ora brutto,
e contra 'l suo fattore alzò le ciglia,
ben dee da lui procedere ogne lutto.
Oh quanto parve a me gran maraviglia
quand' io vidi tre facce a la sua testa!
L'una dinanzi, e quella era vermiglia;
l'altr' eran due, che s'aggiugnieno a questa
sovresso 'l mezzo di ciascuna spalla,
e sé giugnieno al loco de la cresta:
e la destra parea tra bianca e gialla;
la sinistra a vedere era tal, quali
vegnon di là onde 'l Nilo s'avvalla.
Sotto ciascuna uscivan due grand' ali,
quanto si convenia a tanto uccello:
vele di mar non vid' io mai cotali.
Non avean penne, ma di vispistrello
era lor modo; e quelle svolazzava,
sì che tre venti si movean da ello:
quindi Cocito tutto s'aggelava.
Con sei occhi piangëa, e per tre menti
gocciava 'l pianto e sanguinosa bava.
Da ogne bocca dirompea co' denti
un peccatore, a guisa di maciulla,
sì che tre ne facea così dolenti.
A quel dinanzi il mordere era nulla
verso 'l graffiar, che talvolta la schiena
rimanea de la pelle tutta brulla